In questa sezione avrete accesso a contenuti di approfondimento e non solo, per aiutarvi a comprendere le dimensioni della crisi climatica, ma soprattutto per individuare gli strumenti per affrontarla. Normative, standard, opinioni e tanto altro, per guidare ogni azienda nel proprio percorso di decarbonizzazione.
Sviluppo sostenibile: cos’è e come si mette in pratica
Sviluppo sostenibile: cos’è e come si mette in pratica

Sviluppo sostenibile: cos’è e come si mette in pratica

Cosa si intende per sviluppo sostenibile?

Lo sviluppo sostenibile è un modello di crescita che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri. Integra aspetti ambientali, economici e sociali per garantire un equilibrio duraturo tra la prosperità dell’umanità e la tutela del clima e della vita sulla Terra.

Breve storia del concetto di “sviluppo sostenibile”, dalla teoria alla pratica.

Gia negli anni ‘60, studiosi e ambientalisti iniziarono a notare gli effetti negativi dello sviluppo industriale sull’ambiente e diedero l’allarme sulla necessità di un intervento tempestivo. 

Fu però la Commissione Brundtland, incaricata dalle Nazioni Unite, a pubblicare nel 1987 il rapporto Our Common Future, in cui il concetto di sviluppo sostenibile venne definito per la prima volta come “lo sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle future generazioni di soddisfare i propri”. Questo rapporto indicò i tre pilastri dello sviluppo sostenibile: economico, sociale e ambientale.

Negli anni successivi, si intensificarono gli sforzi per tradurre il concetto in piani d’azioni concreti e attuabili:

  • Nel 1992 a Rio de Janeiro, la Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo (Earth Summit) scrisse l’Agenda 21, un piano d’azione globale per promuovere la sostenibilità a livello locale, nazionale e internazionale.
  • Nel 2000, durante il Summit del Millennio a New York, gli Stati membri dell’ONU approvarono all’unanimità la Dichiarazione del Millennio, che indicava 8 Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDGs), con l’ambizioso obiettivo di ridurre la povertà estrema entro il 2015.
  • Nel 2015, l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata da 193 Paesi membri dell’ONU, introdusse i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), che coprono una vasta gamma di temi: dalla lotta al cambiamento climatico alla riduzione delle disuguaglianze. 
SDGs - Sustainable Development Goals

Quali sono i tre elementi fondamentali per lo sviluppo sostenibile? 

Lo sviluppo sostenibile si basa su un approccio integrato che considera tre pilastri fondamentali: ambiente, economia e società. Strettamente interconnessi, sono indispensabili per garantire un futuro equilibrato e prospero per le generazioni presenti e future.

La protezione e la conservazione dell’ambiente sono al centro dello sviluppo sostenibile. Questo implica la gestione responsabile delle risorse naturali, come acqua, aria e suolo, per prevenire il loro esaurimento. Inoltre, ridurre l’inquinamento e limitare il cambiamento climatico è essenziale per preservare la biodiversità e la salute del pianeta.

Lo sviluppo economico non deve avvenire a scapito delle risorse naturali o della qualità della vita. Promuovere una crescita economica inclusiva significa creare opportunità di lavoro dignitoso, supportare l’innovazione e ridurre le disuguaglianze economiche tra le nazioni e all’interno delle società. Le economie sostenibili si concentrano su modelli che valorizzano l’efficienza, il riciclo e la produzione a basso impatto ambientale.

Il pilastro sociale dello sviluppo sostenibile mira a migliorare la qualità della vita di tutti, garantendo accesso equo a istruzione, sanità, opportunità economiche e giustizia sociale. Una società sostenibile si fonda sulla coesione sociale, sul rispetto dei diritti umani e sulla riduzione delle disuguaglianze, assicurando che nessuno venga lasciato indietro.

Questi tre pilastri sono interdipendenti: non è possibile ottenere uno sviluppo sostenibile senza un equilibrio tra la protezione ambientale, la crescita economica e il benessere sociale. 

Per esempio, una gestione sostenibile delle risorse naturali (ambiente) può stimolare nuove opportunità economiche (economia) e migliorare le condizioni di vita delle comunità (società).