Cosa sono i science-based targets?
“I Science-Based Targets (SBTi) sono obiettivi di riduzione delle emissioni CO2 per aziende ed istituzioni finanziarie. Forniscono strumenti e linee guida per raggiungere gli obiettivi globali fissati durante l’Accordo di Parigi: dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030 e raggiungere il net zero entro il 2050.”
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L’iniziativa è nata nel 2015 dalla collaborazione tra enti internazionali come Carbon Disclosure Project (CDP), WWF, UN Global Compact e World Resources Institute (WRI), tutti impegnati nella lotta al cambiamento climatico.
Nel tempo, l’iniziativa SBTi è diventata uno standard con un efficiente servizio di validazione per le imprese impegnate negli obiettivi climatici.
Nel 2023 è stata registrata come organizzazione benefica nel Regno Unito, con un Consiglio di Amministrazione legale composto da leader climatici per supervisionare la governance dell’organizzazione.
Il grande valore di SBTi è quello di:
- Fornire alle aziende, che svolgono un ruolo cruciale per il clima, strumenti e obiettivi concreti per rendere il loro impegno più efficace.
- Puntualizzare l’urgenza di azioni concrete per ridurre le emissioni CO2, specificando quando e quanto velocemente è necessario l’intervento delle aziende.
- Attrarre un numero sempre più grande di aziende ad aderire all’iniziativa, entrando a far parte del suo network.
Perché sempre più aziende aderiscono all’iniziativa?
A Giugno 2024 le aziende coinvolte erano già 5.500, e questo numero è destinato a crescere.
Impegnarsi a raggiungere gli obiettivi SBTi comporta per le aziende importanti vantaggi:
- Rende più efficiente la catena del valore, perché riduce non solo le emissioni ma anche i costi di produzione.
- Fornisce strumenti concreti per prepararsi agli imminenti obblighi normativi per il clima.
- Dona prestigio all’immagine dell’azienda, che viene vista come più solida e all’avanguardia agli occhi degli investitori.
Inoltre, lo standard STBi prevede percorsi specifici per le PMI e per gli istituti finanziando, rendendo ancora più chiaro e concreto il suo ruolo di guida e validazione.
Per vedere quali sono le aziende coinvolte, consulta l’elenco sul sito.
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Come aderire agli standard SBTi?
Le aziende vengono immediatamente riconosciute come aderenti all’iniziativa quando firmano la lettera di impegno (in inglese “SBTi commitment letter”). Successivamente, il loro operato sarà sottoposto a verifica da parte dell’ente di validazione della SBTi, che assicurerà la conformità alle linee guida degli standard.
Gli standard SBTi sono diversi, per rispecchiare le esigenze e le possibilità di ogni tipo di azienda.
- Corporate Net-Zero Standard
È il primo standard globale sviluppato dalla SBTi per aiutare le aziende a raggiungere il net zero. Fornisce alle aziende un quadro chiaro per stabilire obiettivi in linea con la scienza climatica e strategie di decarbonizzazione efficaci. - Financial Institutions Net-Zero Standard
Nel 2024, questo standard è ancora in via di definizione ma la bozza dello standard è già consultabile. Lo standard si rivolge alle esigenze specifiche degli istituti finanziari e si concentra sulla composizione dei loro portafogli. - Sector-Specific Guidance
Per i settori ad alta emissione di CO2 lo standard fornisce linee guida integrative. Gli standard già disponibili riguardano settori come l’energia, l’abbigliamento, l’edilizia e l’agricoltura etc. Altri standard sono ancora in fase di sviluppo.
Come aderire agli standard SBTi?
Il nuovo protocollo discusso a partire dall’estate 2024 si chiama Beyond Value Chain Mitigation (BVCM) e promuove un approccio innovativo per raggiungere gli obiettivi climatici.
Il BVCM ribadisce il ruolo chiave della compensazione durante il percorso di riduzione e – per la prima volta – invita le aziende ad investire nel carbon offset andando oltre il bilanciamento della propria catena del valore.
Trovi qui un articolo di approfondimento sullo standard BVCM: “Il nuovo standard Beyond Value Chain Mitigation”
Qual è la differenza tra gli obiettivi SBTi e l’obiettivo “net zero”?
A volte succede di fare confusione tra termini usati negli stessi contesti, che possono sembrare simili di significato (e proprio per questo abbiamo creato il glossario!).
“Net zero” è l’obiettivo di contenere la temperatura media globale, bilanciando tutte le emissioni di gas serra con un percorso rigoroso di riduzione e compensazione. Secondo l’IPCC, ha lo stesso significato di “carbon neutrality”, ma viene usato più spesso per riferirsi ad obiettivi comuni e globali.
Contribuiscono quindi a raggiungere l’obiettivo net zero tutti i tipi di organizzazione, siano esse pubbliche (come quelle governative) o private (come le aziende).
Anche gli obiettivi SBTi aspirano a raggiungere l’obiettivo globale “Net zero”, ma per dare indicazioni concrete e subito attuabili si rivolgono soltanto alle aziende (di qualsiasi settore e dimensione) e agli istituti finanziari, escludendo enti e le organizzazioni pubbliche.
Fatta eccezione per le città e le loro amministrazioni, che possono registrarsi al network SBTi.
I servizi di consulenza MUGO sono allineati agli standard SBTi e possono agevolare il processo di adesione e validazione della tua azienda. Per saperne di più, puoi contattarci a questo form.
Fonti Citate: