Cosa sono i crediti di carbonio?
Questi certificati attestano che, da qualche parte nel mondo, ci sia un progetto scientificamente valido che rimuove gas serra in atmosfera e che, per continuare a farlo, finanzia la propria attività vendendo a peso la CO₂e rimossa.
Per fare il prezzo dei crediti durante la compravendita, il mercato ha stabilito come unità di misura che 1 credito di carbonio valga 1 tonnellata di CO₂e rimossa.
Si chiama “compensazione”, o in inglese “carbon offsetting”, quando, per esempio un’azienda, acquista crediti di carbonio per bilanciare il proprio impatto climatico.
A cosa servono i crediti di carbonio?
I crediti di carbonio servono a incentivare la riduzione delle emissioni di gas serra e offrono un meccanismo flessibile per compensare le emissioni che non possono essere ridotte altrimenti.
Ne fanno uso corretto le aziende che li integrano nelle loro strategie di decarbonizzazione: ovvero le aziende che prima misurano la propria impronta carbonica, poi intervengono per ridurre tutte le emissioni fin dove possibile e infine acquistano i crediti per compensare solo quelle non riducibili.
In passato, la comunità scientifica si è interrogata se affidarsi al “carbon offsetting” come principale o unico approccio potesse essere una soluzione valida per raggiungere la neutralità carbonica.
Per esempio, il Protocollo di Kyoto promosse il sistema “Clean Development Mechanism (CDM)”, che invitava i paesi industrializzati a compensare le proprie emissioni finanziando progetti di compensazione nei paesi in via di sviluppo.
Tuttavia, con l’aggravarsi della crisi climatica e l’analisi dei vari scenari, l’Accordo di Parigi del 2015 ha riconosciuto come unica soluzione efficace per rallentare il riscaldamento globale la combinazione sinergica tra compensazione e riduzione.
Ad ogni modo, il mercato dei crediti di carbonio resta un sistema valido ed efficace per finanziare la diffusione e l’innovazione tecnologica dei progetti di rimozione e cattura di gas climalteranti.
Come funzionano i crediti di carbonio?
I crediti di carbonio sono emessi sul mercato da enti certificatori e standard internazionali che garantiscono che i progetti di compensazione siano effettivi, verificabili e duraturi.
È fondamentale assicurarsi che i crediti acquistati siano validi e certificati per evitare di finanziare progetti inefficaci o non trasparenti.
I più conosciuti sono Gold Standard – fondata nel 2003 dal WWF – e Verified Carbon Standard (VCS), gestito da VERRA.
Per essere certificato, un progetto che genera crediti di carbonio deve:
- Attenersi a metodi scientifici.
Questi metodi sono esaminati da esperti e rivisti ogni 5 anni per garantirne l’accuratezza. - Dimostrare il principio di addizionalità.
Il progetto deve ridurre emissioni che, senza il suo intervento, non sarebbero state ridotte.
Ad esempio, un progetto di riforestazione deve dimostrare che senza il suo contributo la forestazione non sarebbe avvenuta. Questo assicura che non ottenga crediti di carbonio per attività già esistenti per altri scopi, come un frutteto che vende frutta. - Dichiarare la durata effettiva del suo impatto.
L’effetto di un progetto dipende da quanto può durare nel tempo e richiede una manutenzione corretta perché il suo impianto garantisca di ridurre le emissioni a lungo. - Non deve causare un aumento involontario di emissioni altrove.
Per esempio, le emissioni generate dalla compravendita e la conservazione di crediti di carbonio non deve superare quella ridotta dai crediti stessi.
Anche se si attengono agli stessi principi e hanno l’obiettivo comune di catturare o evitare emissioni di CO₂e , i progetti funzionano in modi diversi: alcuni sono più diffusi, altri ancora in via sperimentale.
- I progetti “nature-based”
I progetti che si sono diffusi per primi si basano su soluzioni naturali, come la conservazione e il ripristino delle foreste seguendo lo schema REDD+ (Reducing Emissions from Deforestation and Forest Degradation). Questi si concentrano nei paesi con le foreste più estese, come Brasile, India, Madagascar etc. - I progetti “tech-based” avanzati
In parallelo, stanno emergendo sempre più progetti tecnologici avanzati che si dimostrano molto efficaci. Un esempio è la Direct Air Capture (DAC), che utilizza impianti per catturare direttamente la CO₂e presente nell’atmosfera. Gli impianti DAC più grandi si trovano in Islanda e negli Stati Uniti, ma si stanno diffondendo anche in Europa, Giappone e Medio Oriente. - Altri progetti tecnologici ad impatto locale
Alcuni progetti intervengono per ridurre l’uso di combustibili fossili nelle aree rurali e migliorare al contempo la qualità della vita delle comunità locali, come l’uso di fornelli per cucinare più efficienti (Improved Cookstoves – ICS)
Puoi risparmiare tempo acquistando i tuoi crediti di carbonio su Neutrality. I crediti sono già selezionati per essere certificati e sicuri, così non devi occuparti personalmente di verificare l’affidabilità dei progetti e puoi concludere l’acquisto in pochi clic.
Perché sempre più aziende acquistano i crediti di carbonio?
Sempre più aziende avviano un percorso di decarbonizzazione che, come abbiamo visto, prevede l’azione sinergica tra strategie di riduzione e compensazione delle emissioni, incluso l’acquisto dei crediti di carbonio.
È dimostrato che un impegno chiaro e scientificamente verificato nella riduzione delle emissioni aumenta la fiducia nei confronti dei loro prodotti e servizi, attirando clienti, investitori e capitali.
Inoltre, le nuove normative ambientali, come la proposta di Direttiva su Green Claims della Commissione Europea, renderanno la gestione delle emissioni un requisito fondamentale per molte aziende.
I crediti di carbonio possono essere uno strumento efficace per rendere un evento più sostenibile, come una fiera o una festa aziendale, coinvolgendo al tempo stesso i partecipanti nei valori aziendali legati alla lotta contro il cambiamento climatico.
Come ottenere crediti di carbonio?
Per orientarsi all’acquisto dei crediti di carbonio, esiste un approccio semplice ed efficace preso in prestito dalla finanza: la gestione a portafoglio.
Prima di tutto, devi sapere cosa valutare durante l’acquisto:
- il prezzo per tonnellata.
- il tipo di progetto e come rimuove le emissioni di CO₂e
- lo standard di certificazione.
Acquistando crediti di carbonio di diverso tipo e prezzo, otterrai un prezzo medio contenuto e amplificherai l’impatto complessivo del tuo portafoglio, contribuendo allo sviluppo del mercato.
I progetti basati su tecnologie avanzate infatti, sono più costosi di quelli tradizionali, ma più efficaci per il clima. Un portafoglio bilanciato ti permette di investire in queste soluzioni innovative, riducendo al contempo il costo per tonnellata di CO₂e compensata.
Per aiutarti a creare il tuo portafoglio di crediti di carbonio abbiamo scritto una guida completa e gratuita, disponibile qui.
Quale normativa regola i crediti di carbonio in Italia?
In Italia, l’acquisto e l’utilizzo dei crediti di carbonio è regolato da normative sempre più precise.
Dal 2023, è stato introdotto lo standard di Carbon Neutrality (ISO 14068-1), che definisce i criteri per dichiarare la neutralità carbonica.
A livello europeo, le nuove direttive sul greenwashing e sui green claims stabiliscono regole chiare per le aziende che vogliono promuovere pratiche sostenibili attraverso il marketing ambientale.
Per approfondire le normative sui crediti di carbonio, puoi legge il nostro articolo dedicato: “Le nuove direttive ridefiniscono il ruolo dei crediti di carbonio”.