Nuovo ESRS: progressi, criticità e impatti per Food e GDO
Gli European Sustainability Reporting Standards stanno evolvendo rapidamente. Gli aggiornamenti più recenti pubblicati il 3 dicembre 2025 segnano progressi importanti sul fronte ambientale, tuttavia introducono anche alcune semplificazioni che potrebbero ridurre coerenza e comparabilità tra aziende.
Di seguito alcuni commenti ai principali cambiamenti che si trovano nell’ultima versione degli Standard:
SBM-3: Interaction of material impacts risks and opportunities with strategy and business model, and financial effects
Effetti finanziari previsti: ritardo rischioso
Le disposizioni relative agli effetti finanziari previsti sono state mantenute, comprese le informazioni quantitative, con agevolazioni aggiuntive e un’introduzione graduale fino al 2029 per le informazioni quantitative. Sebbene si tratti di una delle informazioni più complesse da quantificare, e giustamente a causa della mancanza di strumenti e linee guida, un ritardo così lungo può comportare perdite che avrebbero potuto essere previste.
ESRS E1 Climate Change
Piano di transizione quantitativo: una continuità positiva
Rimangono richiesti indicatori quantitativi sul progresso del Piano di Transizione. Questi dati sono fondamentali per investitori e stakeholder che valutano credibilità e performance climate related.
Inoltre viene rafforzata la trasparenza sulle metodologie di analisi del rischio climatico, un importante passo avanti per la certezza e il controllo del dato.
Scenario analysis su base volontaria: un passo indietro
La scenario analysis non è più richiesta in modo sistematico.
Il rischio è una minore comparabilità tra imprese, perché ciascuna potrà scegliere strumenti e ipotesi differenti.
Per il contesto scientifico sugli scenari di riferimento IPCC.
Incertezza sui dati: un miglioramento reale
L’introduzione di intervalli di incertezza rende le metriche climatiche più aderenti alla realtà fisica e modellistica del rischio e più utili per decision-making in azienda. Una scelta in linea con best practice globali come quelle discusse da TCFD.
Benchmark settoriali: un’aggiunta molto efficace
Le imprese dovranno confrontare i propri target con obiettivi settoriali riconosciuti. Un aiuto concreto per definire lo status del proprio Piano di Transizione, le priorità di investimento e il posizionamento competitivo nel mercato.
ESRS E2 Pollution
Incidenti ambientali: finalmente chiarezza
Gli incidenti ambientali sono ora trattati in modo esplicito, facilitando reportistica e assurance.
Soglie di materialità definite
Criteri di materialità, prima relegati alla sezione Allegato della Direttiva di riferimento, sono ora maggiormente visibili e applicabili in questo ambito.
Focus su inquinamento delle acque downstream
Lo spostamento dell’attenzione sugli impatti che avvengono oltre i confini dell’impianto è un progresso notevole verso una reale accountability della filiera e che in precedenza non era chiaramente definito.
Microplastiche: standard ancora acerbo
Mancano dei riferimenti tecnici condivisi per la misurazione. Un tema su cui si attendono miglioramenti, in particolare su riferimenti a proxy scientifiche e standard di misurazione, in coerenza con quanto discusso a livello europeo.
ESRS E3 Water and Marine Resources
Questo è lo standard più rafforzato dell’intero pacchetto.
Tre punti chiave:
- definizioni coerenti di stress idrico, rischio idrico, water scarcity.
- integrazione chiara con 4 framework scientifici e strumenti accademici (WRI, EEA) per un’analisi data-supported
- formule per il calcolo delle metriche idriche
Per approfondire: qui trovi una mappatura del rischio idrico e tool pubblici.
ESRS E5 Circular Economy
KPI meno incisivi
La riduzione dei requisiti quantitativi su materiali tecnici e biologici limita la comparabilità tra aziende e settori. La scelta di come gestire la reportistica ricade ora sull’azienda e sarà necessario un maggiore allineamento metodologico volontario per evitare disclosure poco confrontabili.
Double Materiality
Introduzione della materialità solo qualitativa: rischio di bassa comparabilità
Consentire approcci di sola valutazione qualitativa crea opacità su criteri, priorità, severità degli impatti e il rischio di creare ambiguità e poca comparabilità.
Remediation e Severity
Il chiarimento che mitigazioni e riparazioni non riducono la severità dell’impatto è un allineamento importante con le best practice internazionali.
Considerazioni finali
Gli aggiornamenti ESRS offrono strumenti migliori su temi come acqua (E3) e inquinamento (E2), chiarendo temi metodologici e avvicinando il reporting a logiche scientifiche più solide.
Allo stesso tempo, alcuni allentamenti (scenario analysis, KPI circolari, materialità qualitativa) rischiano di ridurre la comparabilità dei dati, uno degli obiettivi alla base di CSRD per aumentare la trasparenza e l’accountability nel mercato europeo.