In questa sezione avrete accesso a contenuti di approfondimento e non solo, per aiutarvi a comprendere le dimensioni della crisi climatica, ma soprattutto per individuare gli strumenti per affrontarla. Normative, standard, opinioni e tanto altro, per guidare ogni azienda nel proprio percorso di decarbonizzazione.
Cosa vuol dire “flexitariano”?
Cosa vuol dire “flexitariano”?

Cosa vuol dire “flexitariano”?

Flexitariano è una persona che ha scelto di seguire una dieta onnivora ma vicina alla dieta vegetariana, per ragioni di salute e ambientali.” 


Un flexitariano è infatti consapevole che ridurre il consumo di carne, pesce e altri derivati animali

  • previene il rischio di malattie come malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro (fatto ampiamente dimostrato nella letteratura scientifica dell’Ordine Mondiale della Sanità);
  • riduce l’impatto ambientale dello stile di vita di una persona su fenomeni antropici come la deforestazione e la distruzione di ecosistemi marini, le emissioni di gas serra e il cambiamento climatico, le risorse limitate di acqua e suolo fertile impiegate nell’allevamento di animali.

“Flexitarian” è la crasi inglese delle parole “Vegetarian” e “Flexible”, e indica chi di base segue un’alimentazione vegetale (o plant-based), ma raramente o occasionalmente mangia carne, pesce e altri derivati animali. 

Alcuni esempi di dieta flexitariana:

  1. mangiare carne o pesce solo 1 volta alla settimana;
  2. mangiare carne o altri derivati animali solo in occasioni speciali, come un viaggio o una festa;
  3. decidere di mangiare 100% plant-based per alcuni pasti (es. colazione e pranzo vegetali, cena onnivora) o specifici giorni della settimana, per controllare il consumo di carne. 

Anche quando mangia la carne, un flexitariano predilige la carne bianca alla carne rossa o processata, per ragioni di salute e ambientali. 

Un esempio di menu settimanale flexitariano potrebbe essere:

Menu flexitariano
Un esempio di menu settimanale flexitariano

Per avere una dieta sana e personalizzata sulle proprie esigenze è molto importante rivolgersi a un medico o a un professionista della nutrizione, prima di cambiare le proprie abitudini alimentari. 

Un riferimento in Italia è Plant Based Clinic della dottoressa Silvia Goggi, ma sempre più dietologi e nutrizionisti si stanno specializzando in questa dieta, motivati dalle evidenze scientifiche.


Qual è la differenza tra “flexitariano” e…

  • “Pescetariano”: chi si definisce pescetariano non mangia mai la carne, ma non si pone limiti sul consumo di pesce.
  • “Vegetariano”: chi segue una dieta vegetariana non mangia mai né la carne né il pesce, ma non si pone limiti sul consumo di altri derivati animali come il latte, i formaggi e le uova. 
  • “Vegano”: chi si definisce vegano non solo non mangia mai derivati animali, ma fa attenzione a non comprare prodotti o servizi che causino sofferenza agli animali, come prodotti cosmetici o di abbigliamento. 

Tutte queste diete, dalla flexitariana alla vegana, hanno un impatto ambientale minore rispetto alla dieta onnivora, specialmente quando è sbilanciata sul consumo di carne rossa, carne processata (salumi), e latticini.

Food's water footprint
Litri d’acqua necessari per produrre un chilogrammo dei seguenti prodotti alimentari (medie globali)

Che tu sia più propenso a una dieta onnivora flexitariana, vegetariana o vegana, l’importante è rendere la tua alimentazione più equa e sostenibile per il Pianeta. Per aiutarti a scegliere con quale dieta sostenibile iniziare, puoi fare il nostro quiz:


Perché è importante controllare l’assunzione della Vitamina B12?

Tutte le diete, compresa quella onnivora ma specialmente quelle vegetali, hanno bisogno di un apporto costante di Vitamina B12.  

La vitamina B12 è essenziale per il corpo umano perché aiuta a mantenere sane le cellule ed è coinvolta nella creazione del DNA, il materiale genetico presente in tutte le cellule. È altrettanto importante per prevenire un tipo di anemia chiamata anemia megaloblastica, che può causare stanchezza e debolezza. Se il corpo non ha abbastanza vitamina B12, ci possono essere rischi di danni neurologici e problemi di salute del sangue.

Il corpo umano non è in grado di produrre vitamina B12 da solo, quindi deve ottenerla dagli alimenti o dagli integratori. Sebbene le principali fonti di vitamina B12 siano alimenti di origine animali, esistono sul mercato numerosi tipi di integratori di vitamina B12 di origine vegetale, di cui le persone che hanno una dieta prevalentemente vegetale devono dotarsi. 

A parte la vitamina B12, una dieta 100% vegetale ha tutti i macro e micro nutrienti necessari per un alimentazione sana e completa.


È vero che la produzione di soia causa la deforestazione? 

Infine facciamo chiarezza su un punto che alcune pratiche di disinformazione hanno un po’ confuso:  “la produzione di soia è una delle cause di deforestazione nel mondo”. È una delle frasi spesso ripetuta da chi sostiene che le diete plant-based, che fanno ampio consumo di prodotti a base di soia, non siano realmente sostenibili. 

In realtà, il 75% della soia prodotta nel mondo è destinata ad essere mangime per gli allevamenti. Il motivo per cui ad oggi la produzione di soia provoca deforestazione, soprattutto in Sud America, è che la filiera produttiva di questi mangimi non è controllata, e i produttori non hanno scrupoli nei confronti degli ecosistemi naturali, come la foresta amazzonica.

Se la soia fosse consumata sempre più direttamente dagli umani, le persone esigerebbero prodotti più controllati e di qualità (come la soia biologica… e un tofu più vellutato!). E se queste stesse persone consumassero meno prodotti dagli allevamenti, il mercato di produzione della soia si dovrebbe adattare di conseguenza.


Fonti citate: