In questa sezione avrete accesso a contenuti di approfondimento e non solo, per aiutarvi a comprendere le dimensioni della crisi climatica, ma soprattutto per individuare gli strumenti per affrontarla. Normative, standard, opinioni e tanto altro, per guidare ogni azienda nel proprio percorso di decarbonizzazione.
Attivismo climatico: cosa possiamo fare per ridurre il cambiamento climatico?
Attivismo climatico: cosa possiamo fare per ridurre il cambiamento climatico?

Attivismo climatico: cosa possiamo fare per ridurre il cambiamento climatico?

Cosa significa attivismo climatico?

L’attivismo climatico è un movimento globale di persone che credono sia importante e urgente adottare soluzioni significative per la crisi climatica. L’attivismo si esprime nelle scelte di vita che ciascuno liberamente compie per ridurre il proprio impatto climatico e nella partecipazione – anche online – ad associazioni, eventi e manifestazioni per fare pressione sulle politiche climatiche di governi, istituzioni e poteri economici.

Attivismo climatico

Prendono parte al movimento persone di tutto il mondo, di diverse generazioni e contesti culturali. Anche se l’attenzione mediatica si concentra sui più giovani – come Greta Thumberg che a 15 anni ha dato vita al movimento Fridays for Future  – l’attivismo climatico è sostenuto anche dagli adulti, come gli stessi genitori che hanno fondato Parents for Future accompagnando i figli nelle marce per il clima, o attivisti molto famosi come Sir David Attenborough (classe 1926), Jane Goodall (1934), Vandana Shiva (1952) e Harrison Ford (1942).

Inoltre, chi si attiva per il clima riconosce che la crisi climatica aggrava alcune ingiustizie sociali già esistenti, per esempio colpendo i paesi più poveri e meno inquinanti e provocando migrazione climatica e solastalgia. Anche per questo il concetto di “sostenibilità” si è ampliato nel tempo includendo cause di giustizia ed equità sociale (come l’acronimo “ESG”: environment social and governance) e connotando il movimento climatico come “intersezionale”, perché considera più aspetti allo stesso tempo, non solo quello ambientale. La sfida del cambiamento climatico interessa tutti in ogni angolo del pianeta e proprio per questo può unirci in una causa comune. 


Cosa possiamo fare per ridurre il cambiamento climatico?

Secondo lo storico Yuval Noah Harari, l’azione collettiva è una delle capacità più potenti dell’umanità, che ci ha già permesso di ottenere risultati straordinari e sarà cruciale per affrontare la sfida climatica. Senza conoscerci direttamente, noi esseri umani possiamo cooperare su larga scala, credere negli stessi valori, seguire leggi comuni e scambiarci conoscenze, che sono alla base del progresso tecnologico. 

Per questo le azioni individuali per il clima, se adottate da milioni di persone, possono creare una forza collettiva.

Ma prima di vedere quali sono le azioni individuali più significative per il clima, è importante fare due premesse:

  1. Ricorda che la responsabilità delle soluzioni climatiche ricade soprattutto su governi, organizzazioni internazionali, aziende e altri poteri economici. Alcune persone tendono a sentirsi troppo responsabili e provano frustrazione o sensi di colpa quando compiono azioni meno sostenibili. Se fosse il tuo caso o di qualcuno che conosci, puoi leggere di più alla voce “ecoansia”. 
  2. Non giudicare gli altri e non sentirti giudicato per le azioni meno sostenibili. Ciascuno di noi sa cosa può o non può rendere più sostenibile nella propria vita e deve essere libero di farlo con progressiva consapevolezza. Per il clima infatti sono più efficaci le singole azioni di milioni di persone, piuttosto che la condotta impeccabile di pochi “guru”.

Le 12 azioni più significative che puoi fare per il clima

#1 Parla con amici, parenti e colleghi per diffondere la formazione climatica.

Chi sottovaluta la crisi climatica spesso lo fa per disinformazione

  1. Informati da fonti autorevoli
  2. Ricorda i dati più significativi
  3. Raccogli esempi positivi (es. le politiche climatiche di Copenaghen) 
  4. Sii conciliante con le opinioni altrui, potrebbe essere interessante capire cosa causa la loro indifferenza. 

#2 Vota i rappresentanti che riconoscono priorità e urgenza alla crisi climatica.

Votare non è solo un diritto recente e un dovere civile, ma anche un’occasione importante per influenzare le politiche climatiche di città, governi e istituzioni, come il Parlamento Europeo. 

→ potresti fare ricerche sulle competenze climatiche e i risultati raggiunti dai candidati in lista.

#3 Lavora per il clima: promuovi la sostenibilità in azienda e formati sulle competenze climatiche.

Sostenibilità in azienda

Le aziende possono fare tanto per il clima. Possono creare sistemi di economia circolare, ridurre le emissioni di CO2  e avere un impatto positivo sia sulle persone che ci lavorano che nel contesto sociale in cui operano.

Considera carriere specializzate, come l’ingegnere energetico, il consulente di sostenibilità, il responsabile della sostenibilità in azienda (CSR Manager), l’analista del ciclo di vita (LCA) e tante altre.

Formati sulle competenze climatiche e promuovi strategie più sostenibili, che portano alla tua azienda numerosi benefici. 

#4 Migliora gli impianti di luce e riscaldamento in casa, beneficiando di incentivi e risparmiando sulla bolletta.

Sappiamo che le fonti fossili di luce, energia e calore sono tra le principali cause del cambiamento climatico. Esistono però diversi modi più efficienti ed ecologici per ridurre i consumi domestici. 

Secondo Agenzia Nazionale Efficienza Energetica, la soluzione più economica per riscaldare casa (sia per costo iniziale, che per spese di consumo) sono le pompe di calore; ma anche installare strutture di isolamento termico su pareti, tetto e pavimento e investire sugli infissi porta alla riduzione dei consumi su lungo periodo. 

Per avere energia pulita in casa, sempre più fornitori offrono contratti misti di energia da fonti rinnovabili e garanzie d’origine. Le fonti rinnovabili infatti non bastano ad oggi per il consumo richiesto e le garanzie di origine sono certificati validi in tutta l’Unione Europea che garantiscono la produzione di energia rinnovabile in misura equivalente a quella acquistata. Poiché però non significa che l’energia consumata non provenga effettivamente da fonti fossili, alcuni considerano le garanzie d’origine come una misura temporanea della transizione energetica, che in alcuni casi rischia di diventare greenwashing.

Per chi ha la possibilità, si possono installare in casa fonti di energia 100% rinnovabile e autoprodotta, tra cui i più diffusi pannelli solari fotovoltaici.  

energia solare

Negli ultimi anni, il governo italiano sostenuto dall’Unione Europea ha messo a disposizione degli incentivi fiscali – come Ecobonus e Superbonus 110% – per sostenere le spese di efficientamento domestico. Anche se la disponibilità dei fondi dipende dalla politica nazionale e dalle legge di bilancio, è auspicabile che continuino ad esserci incentivi anche nei prossimi anni.

#5 Controlla e riduci i consumi di energia e gas in casa.

Sapere cosa consuma più energia in casa è molto utile sia per risparmiare che per ridurre il proprio impatto climatico. 

Puoi dotarti di dispositivi di controllo, come i contatori di luce e gas “intelligenti” che mostrano i consumi in tempo reale, o installazioni ancora più precise che si collegano al quadro elettrico o a specifici elettrodomestici (le “smart plugs”). Di solito hanno un app per vedere i dati comodamente dal telefono. 

Una volta compresi i consumi di casa, puoi ridurli così:

  1. Spegni la luce ogni volta che esci da una stanza
  2. Installa sensori di movimento per la luce nelle stanze di passaggio, come anticamere e corridoi.
  3. Scegli prese di corrente – singole o multiple – con l’interruttore, per spegnere tutto insieme. Non lasciare dispositivi in stand-by.
  4. Usa il condizionatore di aria calda e fredda con moderazione e con le finestre chiuse per non disperdere l’aria. 
  5. Quando possibile, considera di coprirti di più di inverno o di tenere le tapparelle abbassate nelle ore più calde.
  6. Investi su elettrodomestici ad alta classe energetica (A+++ o superiore) e con garanzia d’uso a lungo termine, per evitare l’obsolescenza programmata.
  7. Attiva lavastoviglie e lavatrice solo a pieno carico. Potresti risparmiare attivandoli nelle fasce orarie più economiche per il tuo fornitore. 
  8. Metti il frigorifero lontano da fonti di calore e a 10cm di distanza dal muro per permettere una corretta ventilazione. Riponi gli alimenti solo una volta raffreddati. 
  9. Sbrina il freezer: l’accumulo di ghiaccio riduce l’efficacia delle serpentine refrigeranti.

#6 Scegli una banca che disinveste in fonti fossili e sostiene la transizione energetica alle fonti rinnovabili. 

Informati sugli strumenti di finanza etica più adatti ai tuoi investimenti e alla gestione dei tuoi risparmi.

In Italia, per esempio, Banca Etica dichiara in trasparenza di non finanziare fonti fossili (tra i criteri di esclusione), di verificare scrupolosamente l’impatto climatico delle sue iniziative e prevede diversi incentivi per aiutare aziende e privati nella transizione energetica.

#7 Partecipa alle manifestazioni per il clima e alle cause locali nel tuo territorio.

manifestazione per il clima

Partecipare alle manifestazioni per il clima non solo attira l’attenzione mediatica, ma può anche trasmettere emozioni costruttive a chi, marciando accanto a te, soffre di ecoansia

Informati sulle cause locali a cui la tua partecipazione civica potrebbe dare un sostegno. Per esempio, la disponibilità di piste ciclabili o di agevolazioni per i mezzi pubblici nella tua città.

#8 Misura l’impronta carbonica del tuo stile di vita.

L’impronta carbonica è un indice per misurare la quantità totale di emissioni di gas climalteranti, causate in questo caso dallo stile di vita delle persone.

Conoscere la propria impronta carbonica è davvero molto utile: perché considerando che ridurre l’impatto climatico del nostro stile di vita è un percorso progressivo liberamente intrapreso da ciascuno di noi, poterlo quantificare ci aiuta a dare il giusto peso ai nostri cambiamenti. 


Anche le aziende e le istituzioni misurano la “carbon footprint” delle loro attività, come primo passo in un processo di decarbonizzazione
→ per misurare l’impronta carbonica del tuo stile di vita, puoi usare il nostro calcolatore.

#9 Scegli la soluzione più sostenibile per i tuoi spostamenti.

Se ormai più o meno tutti sanno quali mezzi di trasporto siano più sostenibili (mezzi pubblici elettrici, biciclette, spostarsi a piedi etc.) è altrettanto vero che i mezzi a disposizione dipendono fortemente dal luogo in cui viviamo. 

Per alcuni quindi potrebbe essere più difficile accedere a piste ciclabili sicure e mezzi pubblici frequenti, e in quei casi è ancora più importante sostenere attivamente le cause locali per il potenziamento di servizi e infrastrutture. 

Ecco alcuni consigli che puoi seguire in qualunque situazione:

  1. chiedi e offri passaggi a persone che conosci e con cui condividi percorsi e orari, in questo modo userete un solo mezzo invece che due. Questa iniziativa si chiama in inglese “car pooling” ed è stato dimostrato che riduce i livelli di stress e distrazione di chi guida, oltre a consolidare legami interpersonali.
  2. se ti è possibile, recati al lavoro a piedi o lavora da casa alcuni giorni a settimana. Ridurre il “commuting”, altro termine inglese che indica chi si sposta tra casa e lavoro, limita le emissioni di CO2 e aumenta il tempo libero delle persone.
  3. usa la macchina solo per raggiungere il mezzo di trasporto pubblico più comodo oppure parcheggia più lontano e vai a piedi. Oltre a consumare meno e risparmiare sulla benzina, aumenti i passi giornalieri che preservano la salute dagli effetti della sedentarietà.
  4. utilizza servizi di car sharing al posto di acquistare e mantenere i costi di un’auto privata. 

Ovviamente, quando è possibile, prediligi lo spostamento a piedi, in bicicletta o con mezzi pubblici.

#10 Cura la sostenibilità dei tuoi viaggi.

Gli aerei sono il mezzo di trasporto più inquinante in termini di emissioni di CO2  per la quantità e il tipo di carburante di cui hanno bisogno e perché rilasciano gas climalteranti già ad alta quota, dove l’effetto serra è più concentrato. 

Nonostante solo il 10% della popolazione mondiale viaggi in aereo (secondo ICCT), l’aviazione è arrivata ad emettere 1 miliardo di tonnellate di CO2 nel 2019, per poi crollare a 600 milioni di tonnellate nel 2020 durante la pandemia, e tornare a crescere negli anni successivi. 

Consapevoli che:

  • L’aereo decollerà lo stesso anche se i nostri posti a sedere rimangono vuoti. 
  • Solo attraverso le istituzioni politiche possiamo fare una pressione significativa sull’impegno climatico delle compagnie aeree. 
  • Il settore sta già studiando come ridurre il suo impatto climatico dal punto di vista tecnico-innovativo (ad esempio sperimentano un nuovo carburante). 

Possiamo compiere alcune azioni individuali per ridurre le emissioni del settore:

  1. Evita di usufruire di voli privati.
  2. Preferisci i voli diretti alle tratte con gli scali.
  3. Informati da fonti terze sull’impegno delle compagnie con cui voli più spesso. 
  4. Usa gli indicatori dei siti comparatori per sapere quale volo emette meno CO2
  5. Scegli l’opzione di compensazione di CO2 del tuo volo durante l’acquisto. 
  6. Preferisci altri mezzi di trasporto per i viaggi a breve raggio, come il treno Roma-Milano. 

Oltre ai viaggi in aereo, puoi prenderti cura della sostenibilità dei tuoi viaggi adottando pratiche di turismo sostenibile ed evitando di finanziare attività che danneggiano l’ambiente e i fondali marini, come le navi da crociera. 

#11 Mangia sano e sostenibile.

Uno studio condotto in Italia ha dimostrato che le abitudini alimentari possono avere effetti molto diversi sul clima e l’ambiente. In particolare, il consumo di carne e di altri derivati animali determina un impatto più alto su impronta carbonica, idrica ed ecologica

→ Per sapere quale dieta sostenibile è più adatta ai tuoi gusti e preferenze, fai il nostro quiz

E se vuoi conoscere cosa rende una dieta più sostenibile e vedere un esempio di menu settimanale flexitariano, vai alle voci: dieta sostenibile e flexitariana.

#12 Diventa un consumatore critico e consapevole.

La possibilità di fare ricerche e raccogliere informazioni su internet ci dà la possibilità di conoscere l’impatto ambientale di quello che compriamo e l’impegno climatico di chi lo produce. 

  1. Informati su impegno climatico e metodi di produzione dei ciò che compri più spesso.  Scegli prodotti con una filiera produttiva trasparente. 
  2. Imparara a riconoscere le certificazioni terze che verificano l’impegno dei produttori, come ad esempio la certificazione B Corp.
  3. Preferisci prodotti di aziende che hanno attuato strategie concrete per la riduzione delle loro emissioni di CO2
  4. Scegli prodotti riutilizzabili, lavabili, che investono sulla qualità e non necessitano di essere ricomprati dopo poco tempo.
  5. Valuta se ci sono offerte valide nell’usato (auto, mobili, vestiti) e ricondizionato (telefoni, computer, elettrodomestici) prima di comprare qualcosa nuovo. 
  6. Imparara a riparare, mantenere e prenderti cura delle cose che hai già.  

Fonti citate: